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22 Nov 2013
Oggi l'associazione degli armatori europei ECSA ha invitato l'Unione Europea a definire una proposta sulla riduzione delle emissioni di CO2 del trasporto marittimo che faciliti l'adozione di una soluzione a livello internazionale in sede IMO.
Dopo aver esortato le autorità dell'UE a definire un sistema di monitoraggio, comunicazione e verifica (MRV) delle emissioni di anidride carbonica delle navi che sia praticabile, richiesta che è stata avanzata nei giorni successivi alla specifica proposta di regolamento presentata dalla Commissione Europea ( del 28 giugno e 1° luglio 2013), ora l'European Community Shipowners' Associations (ECSA) esorta l'Unione Europea a definire una normativa che sia anche in armonia con quanto si sta concordando presso l'International Maritime Organization (IMO). «È di vitale importanza - ha spiegato il segretario generale dell'ECSA, Patrick Verhoeven - che l'iniziativa UE faciliti una soluzione internazionale. Per questo sollecitiamo il Parlamento e il Consiglio a mantenere la regolamentazione più semplice e mirata possibile. L'aggiunta di altre emissioni e l'inclusione di una misura basata sul mercato - ha precisato Verhoeven - certamente determinerebbero il fermo dei progressi in sede IMO».
L'ECSA ha infatti ricordato che l'Organizzazione Marittima Internazionale sta preparandosi per dibattere la questione in occasione della 66a riunione del Comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC) in programma dal 31 marzo al 4 aprile prossimi. L'associazione degli armatori europei ha specificato che tra le proposte che verranno esaminate nel corso di tale riunione ci sarà quella presentata dall'International Chamber of Shipping (ICS), organizzazione che rappresenta l'industria dello shipping, per la creazione di un sistema globale vincolante per il monitoraggio e verifica del consumo di combustibile che - ha spiegato l'ECSA - in gran parte è in linea con la visione di ECSA sul tema.
L'ECSA ha ricordato che nel suo progetto di relazione il relatore Theodoros Skylakakis della Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (ENVI) del Parlamento europeo suggerisce di concentrarsi sulla misurazione del consumo di carburante e sulla durata della navigazione e «ciò - ha chiarito l'associazione armatoriale - è molto più in linea con la posizione dell'ECSA, che tra l'altro sostiene che anche i requisiti obbligatori MRV dovrebbero essere concordati a livello IMO e che la comunicazione di informazioni commerciali sensibili da parte della nave in questa fase sia prematura. La pubblicazione di tali dati - ha sottolineato l'ECSA - sarebbe comunque ingiustificata».
L'associazione armatoriale europea ha però evidenziato che, differentemente da quanto auspicato dall'ECSA, il relatore Skylakakis ha anche modificato la proposta della Commissione Europea ampliandone il campo di applicazione alle navi di stazza lorda superiore a 400 tonnellate anziché a 5.000 tonnellate come proposto dalla Commissione e includendovi le emissioni di ossidi di azoto. Inoltre ampliamenti della portata della proposta sono stati suggeriti anche dal relatore per la Commissione trasporti e turismo (TRAN) del Parlamento UE, Michael Cramer. «Si prevede - ha rilevato l'ECSA - che altri eurodeputati possano avanzare emendamenti analoghi che renderanno le prossime discussioni molto difficoltose».
Il voto sulla relazione finale presso la Commissione ENVI è previsto il 30 gennaio 2014, mentre quello del Parlamento europeo in seduta plenaria è fissato indicativamente per il successivo14 aprile.
Fonte: INFORMARE